Sabato 27 Aprile 2024

Ciclismo, vince Colbrelli, ma tragedia sfiorata alla Tre Valli Varesine

Al termine di una corsa spettacolare, caratterizzata da un incidente tra una vettura inspiegabilmente contromano e una moto della Polizia, il bresciano della Bardiani-Csf si è imposto in una volata ristretta. Battuti Ulissi e Gavazzi.

La volata vincente di Sonny Colbrelli alla Tre Valli Varesine 2016 (Bettini)

La volata vincente di Sonny Colbrelli alla Tre Valli Varesine 2016 (Bettini)

Varese, 27 settembre 2016 – Sonny Colbrelli è il vincitore della 94esima edizione della Tre Valli Varesine, ultima delle tre prove del Trittico Lombardo e prima delle corse in programma in quella che sarà la settimana del Lombardia. Il 26enne corridore bresciano in forza alla Bardiani-Csf si è imposto in una volata ristretta, fulminando sulla linea del traguardo un brillantissimo Diego Ulissi, secondo, e Francesco Gavazzi, vincitore dieci giorni fa del Memorial Pantani, e replicando così l’ordine di arrivo della Coppa Agostoni di 12 giorni fa. Un successo già sfiorato due anni orsono, quando Colbrelli fu costretto ad arrendersi alla superiorità di Albasini in una volata simile a quella odierna, ma raggiunto con pieno merito oggi, a coronamento di una stagione condita da piazzamenti di prestigio (come il terzo posto all’Amstel Gold Race) e da altre sei vittorie, di cui due (Agostoni e Sabatini) nelle ultime due settimane.

«Me l’hanno fatta sudare questa Tre Valli», ha sentenziato un Colbrelli più che mai raggiante dopo l’arrivo. Niente di più vero: gli ultimi 50 chilometri di corsa sono stati un continuo susseguirsi di scatti e controscatti, favoriti dalle caratteristiche altimetriche dello spettacolare percorso del Montello. Ci hanno provato a vario titolo l’Astana di capitan Aru (nono al traguardo) e del rientrante Nibali (apparso già in discreta condizione, nonostante il lungo stop post-Olimpiade), la Bmc di De Marchi e di uno Gilbert lontano dai fasti di un tempo, l’Orica di Albasini e Keukeleire, la Tinkoff di Kreuziger, la Dimension Data di Sbaragli, la Movistar di Visconti, la Nippo-Fantini di Cunego, la selezione azzurra di Brambilla e la Cannondale di Uran. Proprio il colombiano, già protagonista sabato scorso al Giro dell’Emilia, è stato tra i più attivi nel finale insieme a Ulissi e Brambilla. Solo il lavoro dell’Androni-Sidermec (e in particolare di Pellizotti) ha impedito a Uran di arrivare tutto solo al traguardo. Quando il gruppo dei più forti si è presentato sul rettilineo d’arrivo, il finale era già scritto: troppo superiore Colbrelli rispetto a Ulissi, Gavazzi, Slagter, Visconti, Gilbert, Keukeleire, Brambilla, Aru e Sbaragli, che si sono dovuti accontentare delle posizioni di rincalzo.

Un messaggio per Cassani? No, non necessariamente. La maglia azzurra è l’obiettivo di qualsiasi corridore, ma le condizioni che i corridori troveranno al Mondiale qatariota (grande caldo, forte vento e nemmeno un metro di salita) non sono quelle giuste per esaltare le straordinarie caratteristiche di Colbrelli. Piuttosto, il successo di oggi (l’ultimo di una lunga serie in una stagione che ha rivisto il bresciano esprimersi sui livelli di due anni fa) è l’ennesima conferma delle potenzialità di un corridore che l’anno prossimo, nel pieno della maturità atletica, avrà finalmente la possibilità di misurarsi costantemente nelle corse del World Tour, con la maglia del neonato Team Bahrain-Merida. Un’occasione da non perdere, soprattutto in quelle corse – come l’Amstel Gold Race – in cui Sonny ha già ampiamente dimostrato di potersela giocare con i migliori al mondo, anche in maglia Bardiani-Csf. Proprio alla sua ormai ex squadra, il bresciano dedica una delle vittorie più importanti della propria carriera: «Questa vittoria la dedico a tutta la squadra, a chiusura di cinque anni fantastici e ricchi di soddisfazioni».

A guastare una corsa altrimenti splendida è stato un grave incidente, avvenuto a una ventina di chilometri dalla conclusione: un auto guidata da una donna, con a bordo a figlia e la madre della stessa, è riuscita a superare uno dei posti di blocco predisposti dall’organizzazione, inserendosi contromano in corsa. Il sicuro impatto con i corridori è stato scongiurato da una moto della Polizia, scontratasi frontalmente con l’auto. Le conseguenze peggiori le ha riportate il poliziotto, che se l’è comunque cavata “solamente” con una frattura del bacino, ma gli effetti dell’accaduto potevano essere tragici.